25 prove che la terra non è una palla rotante – Eric Dubay

1) L’orizzonte appare sempre perfettamente piatto per 360 gradi attorno all’osservatore, a prescindere dall’altitudine. Tutti i filmati fatti da palloni amatoriali, razzi, aerei e droni mostrano un orizzonte completamente piatto ad oltre 32 km d’altezza. Solo la NASA e altre “agenzie spaziali” governative mostrano una curvatura nei loro video e nelle loro immagini CGI ( Immagini Generate al Computer ).

2) L’orizzonte si pone sempre al livello dell’occhio dell’osservatore acquistando altezza, per cui non è mai necessario guardare in basso per vederlo. Se la terra fosse di fatto un globo, non importa quanto grande, mentre si sale l’orizzonte dovrebbe restare fisso al di sotto, e l’osservatore dovrebbe inclinarsi sempre più verso il basso per poterlo vedere.

3) La fisica naturale dell’acqua è quella di raggiungere e mantenere il proprio livello. Se la terra fosse una sfera gigante inclinata, che gira e rigira nello spazio infinito, delle superfici consistenti d’acqua con un livello invariato non esisterebbero. Ma da che la terra è di fatto una superficie pianeggiante questa proprietà fisica fondamentale dei fluidi che raggiungono e permangono ad un certo livello corrisponde all’esperienza e al buon senso.

La fisica naturale dell'acqua Eric Dubay

15) Se la terra fosse davvero una sfera con una circonferenza di 40’075 km, i piloti d’aereo dovrebbero costantemente correggere la loro altitudine verso il basso per non volare via dritti nello “spazio esterno”; un pilota che volesse semplicemente mantenere la sua altitudine alla tipica velocità di crociera di 805 km/h, dovrebbe costantemente abbassare il muso per scendere di 846 m ( 2777 piedi ) ogni minuto! Altrimenti, senza compensazione, in un’ora il pilota si troverebbe 50,7 km ( 31,5 miglia ) più in alto del previsto.

16) L’esperimento noto come “Airy’s Failure” ( il fallimento di Airy ) provò che le stelle si muovono in relazione a una terra stazionaria e non viceversa. Riempiendo un telescopio d’acqua per rallentare la velocità della luce al suo interno, e calcolando l’inclinazione necessaria per ricevere la luce stellare nel tubo in maniera diretta, Airy fallì nel provare la teoria eliocentrica dato che la luce delle stelle arrivava già nell’angolatura corretta senza bisogno di modifiche, e quindi provava invece corretto il modello geocentrico.

17) Nel “Paradosso di Olber” si afferma che se esistessero davvero bilioni di stelle come il Sole, il cielo notturno sarebbe completamente pieno di luce. Come disse E.A. Poe, “se le successioni di stelle non avessero fine, allora lo sfondo del cielo presenterebbe una luminosità uniforme, da che non potrebbe assolutamente esistere alcun punto, di tutto lo sfondo, in cui non vi fosse una stella.” Di fatto il “Paradosso di Olber” non è più un paradosso di quanto l’esperimento di Airy fu un fallimento. Entrambi sono infatti eccellenti confutazioni della palla rotante del modello eliocentrico.

18) Con l’esperimento di Michelson-Morley e di Sagnac si cercarono di misurare le variazioni nella velocità della luce dovute al presunto moto della terra nello spazio. Dopo averle misurate in ogni possibile direzione differente in svariati luoghi non si trovarono tracce di alcuna modificazione significativa di sorta, il che comprovò nuovamente il modello geocentrico stazionario.

19) Tycho Brahe è famoso per aver contestato la teoria eliocentrica dicendo che se la terra girasse attorno al sole il cambiamento nelle relative posizioni delle stelle dopo 6 mesi di moto orbitale non potrebbe passare inosservato. Egli dedusse che le stelle dovrebbero sembrare separarsi quando ci avviciniamo e avvicinarsi quando ci allontaniamo. In realtà comunque, dopo 306 milioni di km ( 190,000,000 miglia ) di presunta orbita attorno al sole non un singolo pollice della parallasse dovrebbe risultare invariato tra le stelle, il che prova che non ci muoviamo affatto.

43) Se la terra fosse una palla, diversi voli nell’emisfero sud seguirebbero il percorso più rapido e più diretto sopra il continente antartico, come quelli da Santiago del Cile a Sydney in Australia. Invece di scegliere la rotta più breve e più veloce in linea retta sull’Antartide, tutti questi voli fanno invece ogni tipo di deviazione giustificate con il fatto che le temperature sarebbero troppo basse perché un aereo possa volare! Considerando il fatto che esistono svariati voli per/da/sopra l’Antartide, e che la NASA afferma di possedere una tecnologia che permette loro di volare a temperature decisamente più basse – e anche molto più alte – di tutte quelle registrate sulla terra, una tale scusa non è chiaramente altro che una scusa e questi voli non si compiono soltanto perché sono impossibili.

44) Se la terra fosse una palla, e l’Antartico fosse troppo freddo per volarci sopra, l’unico modo logico di volare da Sydney a Santiago sarebbe di seguire una linea retta sopra il Pacifico rimanendo nell’emisfero sud per tutto il tragitto. Il rifornimento si potrebbe fare in Nuova Zelanda o un’altra destinazione nell’emisfero sud lungo il percorso se assolutamente necessario. Nella realtà dei fatti, tuttavia, i voli Santiago-Sydney fanno tappa a Los Angeles (LAX) e altri aeroporti nordamericani prima di tornare di nuovo nell’emisfero sud. Queste deviazioni contorte non hanno alcun senso sul globo ma sono perfettamente spiegabili e formano linee praticamente dritte sulle mappe della terra piana.

45) Su una terra-palla un volo da Johannesburg in Sudafrica a Perth in Australia dovrebbe essere una linea retta sopra l’Oceano Indiano con una tappa di rifornimento conveniente alle Mauritius o in Madagascar. Nei fatti, tuttavia, la maggioranza dei voli J-P curiosamente fanno tappa a Dubai, Hong Kong o in Malesia, che non hanno senso sulla palla, ma sono perfettamente comprensibili sulla mappa della terra piatta.

115) Le preesistenti leggi della densità e del galleggiamento spiegavano perfettamente la fisica degli oggetti in caduta molto tempo prima che il frammassone nominato “Sir” Isaac Newton donasse la sua teoria della “gravità” al mondo. È un fatto certo che gli oggetti posti in un fluido più denso salgono verso l’alto mentre gli oggetti in un fluido meno denso affondano. Per adattarlo al modello eliocentrico che non ha sopra né sotto, Newton affermò invece che gli oggetti sono attratti dalle grandi masse e cadono verso il centro. Tuttavia, non un singolo esperimento nella storia ha mai dimostrato che un oggetto abbastanza grande fosse in grado – in virtù della sua sola massa – di attrarre altre masse minori, come Newton affermò che la “gravità” facesse con la terra, il sole, la luna, le stelle e i pianeti.

116) Inoltre non un singolo esperimento nella storia ha mai dimostrato che un oggetto possa – in virtù della sua sola massa – causare una massa minore di orbitare attorno a sé. La magica teoria della gravità consentirebbe che gli oceani, gli edifici e la gente siano costantemente appiccicati al fondo di una palla rotante e simultaneamente che oggetti come la luna e i satelliti rimangano agganciati in perenni orbite circolari attorno alla terra. Se questo fosse vero allora la gente dovrebbe essere in grado di saltare e iniziare a orbitare in circoli attorno alla terra, e la luna dovrebbe da molto tempo essere stata risucchiata dalla terra. Nessuna di queste teorie è mai stata verificata sperimentalmente e i loro presunti esiti si escludono a vicenda.

125) Un’altra prova che il sole non è distante milioni di miglia si ottiene tracciando l’angolazione dei raggi solari rispetto alla fonte di luce sopra le nubi. Esistono migliaia di fotografie che dimostrano come la luce solare è irradiata attraverso le nuvole con angolazioni convergenti. L’area di convergenza è ovviamente il sole e chiaramente NON è a milioni di miglia di distanza, ma relativamente prossima alla terra, proprio sopra le nubi.

135) Non soltanto la luna è chiaramente auto-luminescente e brilla di una sua propria luce, ma è anche perlopiù trasparente. Quando la luna calante o crescente è visibile durante il giorno è possibile vedere il cielo azzurro direttamente attraverso la luna. E in una notte tersa, durante un ciclo calante o crescente, è addirittura possibile vedere stelle e “pianeti” attraverso la superficie lunare! La Royal Astronomical Society ha registrati diversi simili episodi durante la sua storia, i quali si oppongono al modello eliocentrico.

139) La scomparsa dello scafo delle navi non è soltanto spiegata dalla legge della prospettiva su una superficie pianeggiante ed è inconfutabilmente comprovata con l’aiuto di un telescopio. Se guardiamo una nave allontanarsi verso l’orizzonte ad occhio nudo finché lo scafo non è completamente scomparso alla vista oltre la presunta “curvatura della terra“, guardando con un telescopio vedremo l’intera nave riapparire immediatamente, scafo e tutto il resto, il che prova che la sua scomparsa era causata dalla legge della prospettiva e non da un muro di acque curve! Questo prova anche che l’orizzonte è semplicemente la linea di fuga della prospettiva dal nostro punto di vista e NON la supposta “curvatura” terrestre.

163) La NASA e altre agenzie spaziali sono state sbugiardate varie volte dalle bolle d’aria che si formano e risalgono nei loro filmati ripresi nello “spazio esterno”. Gli astronauti sono stati anche visti usare attrezzatura spazio/subacquea scalciando per muoversi, e l’astronauta Luca Parmitano è addirittura quasi annegato quando l’acqua ha iniziato a riempire il suo casco mentre compiva una presunta “passeggiata nello spazio“. È noto al pubblico che gli astronauti vengono addestrati per le loro “space-walks” in strutture subacquee come il “Neutral Buoyancy Lab” della NASA, ma quello che risulta evidente dalle loro “bolle spaziali” e altre cantonate è che tutte le riprese ufficiali delle “passeggiate nello spazio” sono fasulle e sono state riprese sott’acqua.

Passeggiate nello spazio falsificate in delle piscine

164) L’analisi di molti video fatti all’interno della “International Space Station” hanno dimostrato l’uso di trucchi cinematografici come i “green-screens”, imbragature e anche permanenti selvagge dei capelli per ottenere un effetto del tipo “gravità zero“. I video degli astronauti che sembrano galleggiare nell’ambiente senza gravità della “stazione spaziale” sono indistinguibili da quelli ripresi sui “vomit comet” o aeroplani a gravità zero. Compiendo manovre paraboliche questi effetti di galleggiamento a gravità zero possono essere ottenuti ripetutamente e poi montati assieme in video. Per le riprese più lunghe senza tagli la NASA è stata scoperta a utilizzare semplici cavi ed effetti di chroma key.

165) La NASA afferma che si possa osservare la International Space Station passare sopra di noi per provarne l’esistenza, ma l’analisi della “ISS” ripresa zoomando con le videocamere prova che è una qualche sorta di drone/ologramma, e non una base orbitante fisica. Come è possibile vedere nel mio documentario “ISS Hoax” zoomando verso la “ISS” essa cambia in modo impossibile di forma e colore, mostrando un effetto arcobaleno prismatico fino a che non è messa a fuoco, proprio come quando si accendevano e spegnevano i vecchi televisori.

172) Se restiamo ad osservare una qualunque nuvola in cielo per diversi minuti, vedremo accadere due cose: la nuvola si sposterà, e cambierà gradualmente di forma. Nei video ufficiali NASA della palla terrestre rotante, come il time-lapse della “Galileo”, tuttavia, le nuvole mostrate per oltre 24 ore di tempo non si muovono e non cambiano minimamente forma! Questo è assolutamente impossibile, ulteriore prova che la NASA produce video generati al computer, e che la nostra Terra non è una palla rotante.

173) La NASA ha pubblicato diverse presunte foto della palla-terra che mostrano svariati duplicati esatti dei corpi nuvolosi! Le probabilità che esistano due o tre nubi della medesima forma nella stessa immagine sono pari a quelle del trovare due o tre persone con le stesse identiche impronte digitali. Di fatto questa è una valida prova del fatto che le nuvole sono state copiate e incollate in un software grafico e che tali immagini della terra a forma di palla sono dei falsi.

174) Gli artisti grafici della NASA hanno aggiunto cose come facce, dragoni, e anche la parola “SEX” nei corpi nuvolosi all’interno delle loro varie immagini della palla-terra. Le recenti foto di Plutone del 2015 mostrano addirittura chiaramente un’immagine del “Pluto” della Disney sullo sfondo. Una simile spudorata frode non viene notata dalle masse ipnotizzate, ma fornisce un’ulteriore prova dell’illegittimità della NASA e del mito delle loro palle planetarie rotanti.

175) Analisti fotografici professionisti hanno scrutinate diverse immagini della NASA della palla-terra trovando prove inconfutabili di manipolazioni digitali. Ad esempio, le presunte foto della terra riprese dalla luna sono state provate essere copiate e incollate, come dimostrano i contorni rettangolari che appaiono sullo sfondo nero attorno alla “terra” modificando la luminosità e il contrasto. Se realmente fossero stati sulla luna e la terra fosse veramente una palla, non ci sarebbe alcun bisogno di falsificare le immagini.

176) Quando le immagini della palla-terra della NASA vengono confrontate fra di loro la colorazione di terre e mari e le dimensioni relative dei continenti sono puntualmente tanto diverse da provare oltre ogni ragionevole dubbio che queste immagini sono dei falsi.

Immagini falsificate CGI della terra fornite dalla NASA

177) Nel documentario “A Funny Thing Happened on the Way to the Moon“, è possibile vedere il filmato ufficiale della NASA che mostra gli astronauti dell’Apollo 11 Buzz Aldrin, Neil Armstrong e Michael Collins che per circa un’ora usano “diapositive” e trucchi ottici per produrre le false riprese della terra rotonda! Essi comunicano con il centro di controllo a Houston riguardo la messa in scena delle riprese, e qualcuno ripetutamente dice loro come posizionare la cinepresa per ottenere l’effetto desiderato. Dapprima essi oscurano accuratamente tutti gli oblò tranne quello circolare che si affaccia verso il basso, sul quale hanno puntato la telecamera a qualche piede di distanza. Questo crea l’illusione di una terra a forma di palla circondata dall’oscurità dello spazio, mentre in realtà è soltanto un finestrino rotondo nella loro cabina buia. Neil Armstrong a questo punto dice di essere a 208’570 km dalla terra, a metà strada verso la luna, ma quando il trucco con la cinepresa è terminato lo spettatore può vedere da sé che gli “astro-nots” non erano a più di 39 km sopra la superficie terrestre, probabilmente in volo su un aereo ad alta quota.

Fonte: 200 prove che la terra non è una palla rotante – Eric Dubay